La maggior parte dei leader stranieri, dopo gli attacchi rivendicati da Israele contro l’Iran, sospettato di voler creare armi nucleari, ha invitato le due nazioni alla moderazione e alla de-escalation.
Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha esortato Israele e l’Iran a “esercitare la massima moderazione”.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump “ha sottolineato che gli Stati Uniti sono pronti a difendere sé stessi ed Israele se l’Iran si dovesse vendicare. “L’Iran non può avere una bomba nucleare e speriamo di tornare al tavolo dei negoziati”, ha dichiarato.
“La Russia è preoccupata e condanna la forte escalation delle tensioni”, ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, aggiungendo che il presidente Vladimir Putin è stato “informato in tempo reale” degli eventi. Il Cremlino ha poi espresso la sua “ferma condanna e denuncia della palese aggressione israeliana” contro un “Paese fratello”, “che ne mina la sovranità e la sicurezza ed è una flagrante violazione delle leggi e delle norme internazionali”.
La Giordania, che confina con Israele, ha annunciato che non autorizzerà alcuna violazione del suo spazio aereo nel contesto di un conflitto. Il Paese, che funge da mediatore tra gli Stati Uniti e l’Iran nei loro colloqui sul programma nucleare di Teheran, ha descritto l’attacco israeliano come una “pericolosa escalation”, “che minaccia di escludere soluzioni diplomatiche e di mettere a repentaglio la sicurezza e la stabilità della regione”.
La Cina si è detta “molto preoccupata per l’attacco di Israele all’Iran” e “profondamente preoccupata per le gravi conseguenze che questa mossa potrebbe avere”.
L’India “esorta entrambe le parti a evitare qualsiasi escalation”, ha dichiarato il portavoce del ministero degli esteri Randhir Jaiswal. “Esistono canali per il dialogo e la diplomazia e devono essere utilizzati”, ha sottolineato. E in un comunicato, ha condannato “con forza” gli attacchi israeliani e ha espresso “solidarietà” all’Iran.
La Turchia ha esortato Israele a “porre immediatamente fine alle sue azioni aggressive”, che “potrebbero portare a nuovi conflitti”, secondo il ministero degli esteri.
Le posizioni europee
Il capo della diplomazia dell’Unione Europea, Kaja Kallas, ha dichiarato che “la diplomazia rimane il miglior modo di procedere”.
La Francia ha invitato “tutte le parti a dare prova di moderazione e a evitare qualsiasi escalation che possa mettere a rischio la stabilità regionale”, con il ministro degli esteri Jean-Noël Barrot.
Il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha invitato Israele e Iran a evitare “qualsiasi ulteriore escalation” che potrebbe “destabilizzare l’intera regione”, sottolineando “il diritto di Israele a difendersi”.
“Le notizie di questi attacchi sono preoccupanti e invitiamo tutte le parti a fare un passo indietro e a ridurre urgentemente le tensioni. L’escalation non serve a nessuno nella regione”, ha dichiarato il primo ministro Keir Starmer.